Sì sono scomparsa sebbene mi fossi data tutte le buone intenzioni per essere più presente, raccontarvi di me, condividendo la mia vita, il mio pensiero e il mio sentire, sperando di darvi spunti di riflessione per voi stessi… e invece ho scelto di dare tempo e spazio a quello che ho vissuto e che sto ancora integrando, camminando nel nuovo e accogliendo il cambiamento.
E non a caso ho scelto oggi per pubblicare, perché proprio oggi sono 2 mesi dalla mia 50sima rinascita, sì il 13 agosto ho compiuto 50 anni e contemporaneamente ho scelto di fare
un trasloco e cambiare sia casa che città e dare una nuova svolta alla mia vita, almeno provarci…
So che non sono l’unica persona che ha compiuto 50 anni e che non sono neanche la prima e l’ultima che ha preso la decisione di cambiare non solo casa ma anche città.
Però mi piaceva raccontarvi il sentire di questo periodo così intenso, sfidante da un punto di vista fisico ed emotivo, evidenziando cosa ho osservato e sentito…
Il motore di spinta è stato dettato proprio dalla domanda:
io cosa voglio per me, cosa mi fa sentire bene, cosa scegliere per me, dando me stessa come priorità
e avendo fiducia che poi il tutto può integrarsi e che posso organizzare al meglio le varie esigenze della vita quotidiana…
Allo scoccare dei miei 50 quindi ho deciso di seguire il mio sentire, il mio cuore, il mio ritmo interiore e dare priorità ai miei bisogni e voglie. E questo mi ha portato a fare una scelta che non so ancora se giusta o sbagliata, però l’ho presa.
Quindi dalla grande energia di Milano, un’energia che mi ha sempre infuocato, fatto da carburante, ho deciso di scegliere una città bella, immersa nel verde, più silenziosa e discreta. E quindi sono arrivata a Bergamo alta, con vista sui colli e con un sapore di “borgo” dalle mille sfumature umane.
Sono stati mesi difficili per la decisione, per lasciar andare le mie radici più profonde, quelle che mi hanno accompagnato per quasi tutta la mia vita, però sento che ho voglia di provare.
Il cambiamento non è mai facile e richiede energia…
Cambiare vuol dire entrare nel nuovo che è sconosciuto, dove devi ricreare le nuove abitudini, nuovi punti di riferimento e puoi sentirti a volte piena di adrenalina e altre volte persa e sola.
La nostra mente ha una sua energia limitata, che non riesce ad accogliere tutti gli input che le arrivano. E quindi ama le abitudini perché non richiedono così tanto sforzo. Come si dice, “vado in automatico”; e per di più la mia mente propone la spinta a voler avere tutto perfetto, preciso e subito… insomma tanta pressione!!!!
Il segreto che sto cercando di mettere in atto da quando sono entrate nella casina nuova e dove sto sperimentando nuove modalità di vita che coinvolgono tornare a Milano per i clienti, gestire un cane in condivisione su Milano e l’amato a Brescia è quello di darmi il permesso per sperimentare questo nuovo tempo, per registrare nel sistema un ritmo nuovo più a contatto con il mio ritmo interno e quindi meno frenetico, tempo per fare una vita più nel verde, entrare in una fase meno del fare e più nel piacere di stare in ciò che faccio.
Mi dico che vorrei diminuire il numero delle cose che faccio e contemporaneamente sento subito la resistenza e quindi la difficoltà di rallentare, paura di cadere nel vuoto… e poi mi chiedo “ma che male ci sarebbe?!”.
È difficilissimo modificare i nostri meccanismi
Ci hanno protetto fin qui. E quindi con tempo e amorevolezza sto affrontando questi mesi di novità e integrazione, dicendomi “pazienta Marty” che il costruire relazioni e modalità ha bisogno di tempo.
I miei vissuti…
Non nascondo che ci sono dei giorni che mi dico “Ma che cosa hai fatto?! Torna a Milano”. Sento stanchezza emotiva e di testa, alcune sere mi sento sola però la mia priorità è quella collegarmi sempre di più al cuore e di vivere in autenticità, seguendo il flusso della vita e del mio sentire, amandomi sempre di più.
Ed è proprio il contatto con il mio cuore che mi dà la forza e la voglia, sapendo che tutto ciò mi fa bene e che tutto quello che sto sperimentando mi sta arricchendo e che lo porterò nelle relazioni private e professionali con i miei clienti.
Piccola disciplina giornaliera
Mi ricordo di prendermi i miei 10 minuti di silenzio al giorno, di inspirare la bellezza che mi circonda e nell’espirazione lascio fuoriuscire paure, tensioni, lacrime che mi aiutano a lasciar andare il vecchio per far entrare il nuovo. E poi una passeggiata a cuore aperto…